Bruno narratore di vita.

Parlare della morte è triste, difficile e misterioso.

Ancora di più parlare della morte di Bruno Ciapponi Landi, un uomo così affamato di vita e di vite, di fatti, notizie, rapporti, relazioni, intrecci che mi lasciava stupita e meravigliata tutte le volte che ho avuto l’occasione di ascoltarlo o condividerne le riflessioni.

"Fondo Solidarietà Famiglia, Lavoro" dedicato a Don Renato Lanzetti

Attraverso le Parrocchie, la Caritas e molte realtà del laicato e del volontariato, la Chiesa ha, da subito, istituito una rete di sostegno e aiuto per famiglie e lavoratori che, accanto all’emergenza sanitaria affrontano anche una grave crisi economica, sociale e occupazionale. Anche la nostra Diocesi si è da subito attivata promuovendo un "Fondo Solidarietà Famiglia, Lavoro" che ha voluto dedicare a Don Renato Lanzetti, vicario generale della Diocesi scomparso per Covid-19 lo scorso 8 aprile, e a tutte le vittime della pandemia. In questi giorni è in atto una raccolta di aiuti alimentari e contributi a favore di chi è stato particolarmente provato.Non mancherà la nostra generosità!

 

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Il terzo settore “custode” della Costituzione.

 

Le formazioni sociali potranno difendere la Costituzione.

Per il Terzo settore, infatti, esiste una nuova opportunità, quella di dialogare con la Corte costituzionale.

Il giudice costituzionale modifica le proprie regole, introducendo nel processo costituzionale  la possibilità dell’ascolto della società civile.

L’apertura della Corte ai contributi di qualsiasi formazione sociale, senza scopo di lucro, rappresenta una rivoluzione, non soltanto, perché apre ad un mondo di soggetti, ma perchè la prospettiva è quella di offrire alle organizzazioni l’occasione di tutelare, e non solo di rappresentare, l’interesse generale, per il proprio ambito di riferimento.

Romilda Del Pra, la donna della Val Codera.

Romilda ha appena passato i 20 anni quando inizia la seconda guerra mondiale.  È cresciuta in una famiglia povera e numerosa ascoltando i racconti di quelle madri che i figli li avevano persi in quella guerra e ora temono per quelli nati dopo. Inizia da bambina a lavorare nei campi, sui monti, a portare la gerla, a svolgere lavori pesanti “da maschi”. Ama leggere, è innamorata della natura della sua valle, vorrebbe tanto studiare ma non può permetterselo. Negli anni, però, con tenacia, orgoglio, tante letture, da autodidatta, si forma una solida cultura che le permette di partecipare alla vita politica e sociale locale.

Conversazione con Gabriella Bersani

Incontriamo Gabriella alla "sua Coldiretti", uffici di Sondrio. Donna pratica ed energica, 73 anni molto ben portati, bada ancora da sola a tre ettari di vigneto di Sassella e Grumello. Nella Coldiretti provinciale ha ricoperto negli anni diversi ruoli nei gruppi dell’associazione: gruppo donne, pensionati, donne/impresa, Fondazione Fojanini, Coldiretti Giovani, Camera di Commercio. Proprio dei giovani, Gabriella racconta con entusiasmo notando come dallo scorso anno sono in molti a subentrare ai padri nella gestione della piccola o media azienda di famiglia, nei diversi settori, viticolo, frutticolo e zootecnico, anche perché la nostra agricoltura di montagna è l’unico settore occupazionale che consente sbocchi lavorativi per inostri giovani

Giulio Spini, una storia nella storia.

Con numerosa partecipazione di pubblico, amici, estimatori e numerosi giovani, si è svolta recentemente a Morbegno la presentazione del volume dedicato a Giulio Spini. Edita dall’Istituto Sondriese per la Storia della Resistenza e dell’Età Contemporanea, di cui Spini fu tra i fondatori e per quindici anni presidente, la monografia tratta la molteplicità degli interessi e l’attività a tutto campo di questa personalità valtellinese di grande rilievo nella storia locale e non solo del Novecento.

"Giulio Spini. Un'instancabile umanistica passione"

In attesa della presentazione ufficiale che si terrà il 25 ottobre, alle ore 17.30, presso l'Auditorium S. Antonio di Morbegno, vogliamo regalarvi un'anticipazione, una breve sintesi, dei contenuti di questa appassionata ricerca. Vi invitiamo a leggere l'introduzione a cura della presidente dell'Istituto Sondriese per la Storia della Resistenza e dell’Età contemporanea Bianca Ceresara Declich .

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Giulio Chiarelli, il Sovversivo.

"Giulio Chiarelli, il Sovversivo", è questo il titolo della pubblicazione a firma di Pierluigi Zenoni che sarà presentata domani, mercoledì 25 settembre, alle ore 17.30, presso la Sala delle Acque del BIM. Nella narrazione tradizionale della sinistra antifascista - scrive Fausta Messa nell’introduzione - Chiarelli emerge quasi come una figura mitica per coraggio, coerenza e resistenza. Pierluigi Zenoni ne ripercorre invece la vicenda fondando il suo racconto nella linearità della storia, sfrondata da tentazione ideologica, attraverso un paziente lavoro di ricerca e documentazione archivistica svolto presso l’archivio di Stato di Sondrio e di Roma.  Nato da famiglia povera insediatasi a Chiavenna, Giulio Chiarelli (1906 - 1989) ebbe una vita segnata da vicissi

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